“Un Premio a te, che ti prendi cura di me”,
le candidature selezionate on line
In occasione del terzo anniversario dell’alluvione di Atrani del 9 settembre 2010, dove perse la vita Francesca Mansi – la giovane venticinquenne laureata in Scienze del turismo che, durante la furia di acqua e fango venuti giù dal torrente Dragone, si trovava nel bar La Risacca a svolgere un lavoro stagionale – l’Associazione ACARBIO, in collaborazione con la Sezione di Salerno di Italia Nostra e l’Associazione Mille cuori per un sorriso, e con il patrocinio degli Enti locali territoriali, conferiranno un riconoscimento a chi – persone, associazioni, imprese, enti – si siano particolarmente distinti per iniziative o attività incentrate sulla salvaguardia e sulla valorizzazione sostenibile del territorio della Costiera amalfitana.
Nella prima edizione del Premio, le associazioni promotrici ritennero indispensabile partire dal mondo della scuola, a sottolineare il primato della conoscenza e della formazione di base ai fini della tutela diffusa del paesaggio storico della Costiera. A conclusione del concorso “Per Francesca: tratti storici, usi e tecniche tradizionali di controllo ambientale nel territorio della Costiera amalfitana” numerose scuole ottennero premi e menzioni speciali: la scuola media di Maiori (1° classificato), la scuola primaria di Praiano (2° classificato), le scuole primarie di Cetara e Minori (3° classificato ex aequo), le scuole medie di Positano e Tramonti (menzione speciale). La commissione giudicatrice ebbe allora modo di apprezzare la capillare ricognizione che, del territorio più vicino alle scuole, maestre e professori – assieme al variegato corteo dei loro ragazzi – fecero su per terrazzamenti, borghi e giardini, alla ricerca di immagini, interviste, reperti di cultura materiale.
E’ di lì che nasce lo spunto per la seconda edizione del Premio, che intende spostare l’attenzione su quanti – singole persone, associazioni, imprese, enti – in quello stesso territorio agiscono, producono beni e offrono servizi, mettendo al primo posto la tutela attiva del territorio.
Così, un orto – giardino tenuto con amore, un’azienda agroalimentare capace di innovare nel solco della tradizione, una bella tesi di laurea o una nuova pubblicazione scientifica, un manufatto restaurato in maniera esemplare, un rinnovato percorso naturalistico, tutte queste ed altre cose atte a dimostrare che è necessario e possibile “manipolare” l’ambiente con gentilezza – rispettando ecosistemi e biodiversità, valorizzando i saperi e gli usi tradizionali senza rinunciare alle moderne acquisizioni scientifiche e tecnologiche e senza nulla togliere alle proprie inclinazioni o legittime aspettative di reddito – tutte queste cose noi crediamo meritino un pubblico riconoscimento, ovvero “Un premio a te, che ti prendi cura di me”.
Se lo scopo principale del premio resta quello di promuovere una cultura della prevenzione e della riduzione dei fattori di rischio ambientale attraverso l’accorato ricordo di Francesca, scopo non secondario, quest’anno, è quello di avviare la costruzione di una banca dati di esperienze significative, più o meno conosciute, che siano manifestazione operativa e concreta di quella stessa cultura.