M.A.R.E Supporting Team

Il progetto M.A.R.E Supporting Team è un progetto di volontariato di gruppo inserito all’interno del Corpo Europeo di Solidarietà, approvato dall’ Agenzia Italiana per la Gioventù a cui hanno preso parte 13 partecipanti provenienti da tutta Europaimpegnati in azioni di solidarietà a favore dell’ambiente.

Questo progetto è di supporto all’iniziativa principale denominata  M.A.R.E. (Marine Adventures Respecting the Environment) in cui giovani volontari europei svolgono attività tra primavera ed estate per nove mesi nell’area del parco. Nel caso di Supporting Team i volontari di ACARBIO provenienti da Belgio, Bulgaria, Francia, Grecia, Finlandia, Spagna, Tunisia e Italia si sono trovati a Nerano, Massa Lubrense dal 5 Novembre al 1° Dicembre in collaborazione con l’AMP Punta Campanella per supportare le attività autunnali, tra cui il controllo dell’erosione e la gestione della vegetazione locale, la rimozione di rifiuti per mantenere un ambiente pulito e sano promuovendo uno stile di vita ecosostenibile e all’insegna del rispetto degli ecosistemi, lo studio della Posidonia Oceanica, pianta marina endemica del Mediterraneo importantissima per la conservazione degli ecosistemi.  

Gli obiettivi: I principali obiettivi durante il progetto sono stati: imparare a vivere in modo cooperativo in uno spazio condiviso, gestendo la vita quotidiana insieme come una famiglia;  sviluppare abilità per lavorare insieme, risolvere problemi e comunicare efficacemente in un contesto comunitario; adottare abitudini eco-compatibili nella vita quotidiana, come ridurre i rifiuti, conservare le risorse e rispettare l’ambiente; acquisire esperienza pratica nella gestione e conservazione delle aree protette locali, comprese le conoscenze delle pratiche ambientali; comprendere l’importanza di proteggere le aree naturali e imparare tecniche per supportare la sostenibilità degli ecosistemi; 

Le attività

Le attività sono state variegate e hanno visto la collaborazione anche con altri enti del territorio. Le azioni principali hanno previsto:

  • La collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano)

La collaborazione dei volontari con gli operatori locali del FAI (Fondo Ambiente Italiano) nella Baia di Ieranto, contribuendo alla conservazione e alla manutenzione del sito, una delle aree naturali più straordinarie e protette della penisola Sorrentina. Lavorando insieme agli agricoltori che da decenni operano in questa regione, il team ha appreso sia le tecniche agricole locali che la ricca storia del territorio. Questa baia, nota per la sua straordinaria importanza ecologica e storica, è un’area protetta, casa di una flora e fauna marina uniche. Poiché gli obiettivi di questa collaborazione con il FAI includono la conservazione della vegetazione autoctona e la sensibilizzazione dei visitatori per promuovere un turismo ecologicamente consapevole e rispettoso, durante questa settimana i volontari hanno imparato come prendersi cura dell’uliveto. 

  • Monitoraggio della Posidonia Oceanica

I volontari hanno combinato il lavoro manuale con la ricerca, supportando gli sforzi dell’Area Marina Protetta nel monitorare la qualità ambientale marina, promuovendo allo stesso tempo la consapevolezza sulla sua importanza ecologica. In particolare, hanno analizzato e catalogato campioni di Posidonia oceanica. Questa attività contribuisce agli sforzi di ricerca locali per ottenere dati estesi e migliorare la conoscenza di questa pianta vitale, ma ancora poco studiata.

  • Le attività di giardinaggio

Durante il periodo del progetto, i volontari del progetto M.A.R.E Supporting Team hanno svolto anche un’altra attività importante: la ristrutturazione del giardino della casa, un’esperienza significativa per loro. Non si trattava solo di lavorare all’aperto, ma di creare qualcosa di duraturo per i futuri volontari. Il giardino fornirà uno spazio per coltivare frutta e verdura, offrendo loro cibo fresco e sano che coltiveranno personalmente. Questa attività ha insegnato ai volontari il valore del lavoro di squadra e della cura della natura. Hanno imparato quanta fatica e attenzione sia necessaria per far crescere le piante, stabilendo un legame reale e personale con l’ambiente. Prendersi cura del giardino riflette anche i valori del progetto di sostenibilità e protezione della biodiversità.

  • Formazione sui Cetacei 

 

I volontari hanno inoltre partecipato a sessioni di formazione sui cetacei organizzate dall’Area Marina Protetta di Punta Campanella, per apprendere l’importanza di monitorare queste specie e come agire in caso di avvistamento. Questa attività aveva l’obiettivo di aumentare la conoscenza dei giovani volontari sulla biodiversità marina e promuovere una maggiore comprensione ecologica. Imparando a riconoscere e monitorare queste specie e cosa fare se le avvistano, i volontari hanno acquisito conoscenze preziose su come prendersi cura della vita marina. La formazione li ha aiutati a comprendere le sfide che i cetacei devono affrontare, come l’inquinamento e i cambiamenti climatici, e come gli esseri umani possano fare la differenza. È stata un’attività molto importante per i volontari, poiché i cetacei, come delfini e balene, sono una parte fondamentale della biodiversità marina, e comprenderli aiuta a proteggere l’ecosistema degli oceani. Questa attività non solo insegna ai volontari competenze pratiche, ma approfondisce anche il loro rispetto per il mare e le sue creature.

  • La conferenza

Un’altra attività importante per i volontari del progetto è stata la partecipazione, il 21 novembre, a una conferenza sulla biologia della conservazione marina, presso l’Istituto Sant’Anna di Sorrento, tenuta da studenti americani e suddivisa in due sezioni. La prima sezione si è concentrata sulla conservazione dei nidi delle tartarughe marine (Progetto Turtlenest). Il Progetto Turtlenest, parte del programma LIFE dell’UE, si concentra sulla conservazione delle tartarughe marine, in particolare delle tartarughe Caretta Caretta, in tutta la regione del Mediterraneo. Questa iniziativa mira a proteggere e monitorare i siti di nidificazione, educare le comunità e sensibilizzare sull’importante ruolo che le tartarughe marine giocano negli ecosistemi marini. Gli sforzi principali includono la valutazione delle abitudini di nidificazione, la protezione degli habitat e la riduzione delle minacce derivanti dalle attività umane, come l’inquinamento, lo sviluppo costiero e l’inquinamento luminoso, che può disorientare le piccole tartarughe appena nate. Il team di ACARBIO è stato felice di condividere la propria esperienza estiva con i nidi di due tartarughe e la schiusa di centinaia di piccole Caretta caretta. Qui, i volontari hanno imparato gli sforzi per proteggere i nidi delle tartarughe marine, le sfide che queste specie affrontano e l’importanza di preservare i loro habitat per le generazioni future. La seconda sezione ha esplorato “gli impatti umani sull’ambiente marino” e quanto le persone siano consapevoli di questi problemi. Questa sessione ha evidenziato gli effetti dell’inquinamento, della pesca eccessiva e dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi marini, discutendo anche le modalità per educare e coinvolgere le comunità nella riduzione di questi impatti. 

  • La pulizia delle spiagge 

Un altro componente fondamentale di questo programma è stato la pulizia delle spiagge e dei sentieri escursionistici della regione. Rimuovendo rifiuti e plastica dalle aree pubbliche e protette, i volontari hanno contribuito a preservare questi ambienti naturali e gli ecosistemi, riducendo l’impatto ambientale dei materiali inquinanti e migliorando l’esperienza per residenti e visitatori. Con due giornate di pulizia nell’area dei Bagni Regina Giovanna a Sorrento, i volontari hanno raccolto in totale 39 kg di rifiuti, dalle bottiglie di plastica, mozziconi di sigaretta, fino a pneumatici e cavi elettrici. Un’intensa giornata di pulizia della spiaggia a Marina della Lobra, un piccolo villaggio di pescatori situato nel comune di Massa Lubrense. I volontari hanno lavorato insieme per rimuovere plastica, bottiglie, reti da pesca e altri rifiuti che potrebbero danneggiare animali come pesci, tartarughe e gabbiani. Durante la pulizia della spiaggia, i volontari hanno trovato una varietà di rifiuti, dimostrando quanto spazzatura possa accumularsi in un luogo così bello. Tra gli oggetti raccolti c’erano scatole di pizza, bottiglie di plastica, mozziconi di sigaretta, pezzi di polistirolo, frammenti di plastica, lattine, bottiglie di vetro, infradito, sacchetti di plastica, boe, corde da barca, occhiali da sole e anche tubi raccogliendo ben 80 kg in poche ore. Le attività di pulizia si sono concluse con quella nella baia di Crapolla, situata nel comune di Massa Lubrense, una piccola baia affacciata sul Golfo di Napoli dove i volontari hanno raccolto migliaia di pezzi di rifiuti probabilmente lasciati da alcuni visitatori ma soprattutto portati alla riva dalle mareggiate dei giorni precedenti, raggiungendo un peso complessivo di 27 kg. In sole quattro giornate di pulizia si sono raccolti quindi, da diversi punti della Penisola Sorrentina un totale di 146 kg di spazzatura, una quantità sorprendente che evidenzia l’impatto negativo che le nostre abitudini quotidiane possono avere sul pianeta, anche in luoghi apparentemente isolati e incontaminati. 

  • L’evento di Eco-patrols

Come conclusione del progetto e per comprendere appieno gli impatti che gli esseri umani hanno sugli ecosistemi e sulle specie marine, i volontari hanno partecipato a un evento del progetto Eco-patrols nell’ambito del programma europeo Erasmus+, durante l’ultimo giorno del programma. L’evento ha incluso una conferenza sugli impatti ambientali, seguita da attività dimostrative divertenti e da un dibattito di gruppo in cui tutti hanno discusso ciò che hanno imparato e compreso durante l’intero periodo di volontariato. 

 

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Articoli del progetto

Hanno parlato di noi (articoli di giornali online locali): 

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